Teatro

Napoli, Torino e Milano: "La cupa" di Mimmo Borrelli torna in scena, ed era ora

La cupa
La cupa © Marco Ghidelli

La prima versione fece il suo esordio al Teatro San Ferdinando di Napoli; oggi finalmente viene riproposta la saga pluripremiata del drammaturgo flegreo.

Finalmente torna in scena La cupa - Fabbula di un omo che divinne un albero, (versi, canti, drammaturgia e regia Mimmo Borrelli), dopo il debutto al Teatro San Ferdinando di Napoli il 10 aprile 2018, prodotto dal Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, ed oggi con la produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini (Le date dello spettacolo)

 

GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA

Napoli, Torino e Milano per ricominciare

2 premi UBU (miglior regia e miglior drammaturgia), 3 premi Le Maschere (miglior drammaturgia per Mimmo Borrelli, miglior scenografia per Luigi Ferrigno e migliori musiche di Antonio Della Ragione), e ancora Premio Lo straniero - spettacolo dell'anno, Premio della critica - spettacolo dell'anno, Premio Gli asini - spettacolo dell'anno, Premio Alfonso Gatto alla poesia, Premio Renato Nicolini - spettacolo dell'anno, Premio Ritratti del territorio, Premio San Gennaro day, Premio Scenari Pagani - spettacolo dell'anno: la collezione di premi nella bacheca di Mimmo Borrelli non dice ancora abbastanza e probabilmente non finirà qui, ma ricordarla fa bene per l'impatto che ha avuto uno spettacolo strabiliante come questo sul panorama teatrale italiano degli ultimi anni.

Mimmo Borrelli

 

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Quello che mancava, era appunto soltanto una cosa: rivederlo. E finalmente ecco la prima delle tre programmazioni che vedrà in scena La cupa, a cominciare dal Teatro Bellini di Napoli di Napoli, che in tal modo inaugura la stagione 2022-2023, con repliche a ottobre e novembre 2022. Subito dopo si sposterà al alle Fonderie Limone di Moncalieri (TO), per giungere al Teatro Piccolo di Milano (Le date dello spettacolo).

Sediamoci in una scenografia attrezzata per vivere dentro alla storia, reinventata fisicamente dai teatri per posizionare gli spettatori in modo da accogliere questa cascata di sensazioni dunque, e riprendiamo il viaggio dentro la notte di Sant’Antonio e nella saga bastarda della degenerazione umana: si è scritto molto ma non abbastanza, su quel fitto mondo di colpe e di paure sepolte nelle stratificazioni geologiche e psicologiche, e noi stessi vi riproponiamo la nostra recensione (leggi).